Epipactis schubertiorum
Bartolo,
Pulv. & Robatsch 1996
Sin.: E.
helleborine subsp. schubertiorum (Bartolo, Pulv. & Robatsch)
Kreutz
(Elleborina degli
Schubert)
Etimologia:
dedicata alla famiglia dell'austriaco B. Schubert, che per primo ha
raccolto il campione.
Distribuzione:
molto localizzata in Calabria con popolazioni anche numerose, poi
segnalata nel Gargano (Puglia).
Habitat:
all'ombra in boschi maturi di conifere (meno di latifoglie), su suoli
profondi acidi o neutri, da 600 a 1000 m di quota.
Fioritura:
VII-VIII.
Caratteri essenziali
Differenze rispetto
a E. helleborine:
Taglia simile, ma
fusti gracili e flessuosi, privi di toni violacei ma a base spesso
rossastra.
Foglie più piccole
e lanceolate (ma molto più lunghe rispetto a E. meridionalis,
max. 4 x 10 cm), spesso pendenti.
Brattee piccole
(lunghe meno di 3 cm).
Infiorescenza lassa
e poco allungata, con fiori più piccoli.
Ipochilo
verde-bruno scuro all'interno.
Epichilo con
cuscinetti basali poco verrucosi e sbiaditi.
Tendenza
all'autogamia
(dopo 2-3 giorni dall'apertura del fiori il viscidio dissecca e i
pollinii si disgregano).
Ovario fusiforme,
con pedicello assai allungato.
Osservazioni
Il
riconoscimento nei confronti di E. helleborine, basato sulla
dimensione delle foglie, può essere un po' più difficile che in E.
meridionalis; rispetto alla quale E. schubertiorum è invece
inconfondibile proprio per le foglie più lunghe.
Aggiornamento: agosto 2010
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