Epipactis palustris
(L.)
Crantz 1769
Bas.:
Serapias helleborine
var.
palustris
L. 1753
(Elleborina
palustre)
2n = 40
Etimologia:
dal latino, con riferimento agli habitat che preferisce.
Distribuzione:
eurasiatica temperata, a E fino alla Siberia e all’Iran, più rara
verso il N e il S dell’areale; in Italia sporadica per la rarefazione
dei suoi habitat, ma presente in tutte le regioni.
Habitat:
in piena luce, in ambienti umidi pref. alcalini (prati acquitrinosi,
sorgenti, ruscelli, stagni retrodunali); dal mare a oltre 1700 m di
quota.
Fioritura:
VI-VIII.
Caratteri essenziali
Rizomi stoloniferi
portanti anche più di un fusto.
Pianta alta 25-50 cm,
base del fusto avvolta da 2-3 squame, sommità spesso sfumata di
porpora.
Foglie 6-8 strett.
lanceolate, arcuate, carenate, le superiori bratteiformi.
Brattea inferiore
non più lunga del fiore.
Infiorescenza lassa
e tomentosa, con 7-20 fiori grandi, allogami.
Sepali da verdastri
a violacei, lunghi fino a 13 mm, i laterali aperti, il mediano
suberetto a formare un casco con i petali; questi un po’ più corti e
bianchi, rosei alla base.
Labello lungo fino
13 mm, ipochilo bianco con strie violacee, epichilo bianco
larg. cordiforme, a margine ondulato, con 2 creste giallo-arancio
alla base.
Pollinii coerenti.
Ovario fusiforme,
con lungo pedicello, entrambi tomentosi e porporino-violacei.
Osservazioni
Specie
inconfondibile e ben stabilizzata, la sua variabilità è limitata
all'intensità del colore dei fiori. Dove è presente tende a costituire
popolazioni di numerosi individui. Impollinatori: api e numerose
specie di altri insetti.
Aggiornamento:
agosto 2010
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