Epipactis helleborine
subsp. orbicularis
(K.
Richt.) E. Klein 1997
subsp. distans
(Arv.-Touv.)
R. Engel & Quentin 1996
Bas.:
E.
orbicularis
K.
Richt. 1887; E. distans Arv.-Touv. 1873
Sin.: E. helleborine var. orbicularis (K. Richt.)
Soó
(Elleborina a
foglia tonda)
2n = 40
Etimologia:
dal latino, riferita alle foglie tondeggianti (orbicularis) e
distanti fra loro (distans).
Distribuzione:
molto incerta, a causa della probabile confusione di molte
segnalazioni con la sottospecie tipo o anche con altre entità.
Ammettendo comunque che si tratti di due entità distinte,
orbicularis sembra apparire sporadicamente su buona parte
dell'areale della subsp. helleborine, mentre distans
dovrebbe essere localizzata alle montagne di Francia sud-orientale,
Spagna e Austria. In Italia le diverse segnalazioni nelle regioni del
Nord fino alla Toscana riguardano orbicularis, mentre la
presenza di distans sembrerebbe limitata - ma da confermare -
alle Alpi piemontesi nei pressi del confine francese.
Habitat:
entità xerofile, spesso in radi boschi montani di conifere, in piena
luce o mezz'ombra, da 800 a 2000 m di quota.
Fioritura:
VI-VII(VIII).
Caratteri essenziali
Differenze
rispetto alla subsp. helleborine:
Piante robuste,
con fusto più grosso; spesso verde pallido.
Poche foglie
corte e (sub)erette,
in orbicularis ovate e concave a cucchiaio (quella inferiore
quasi circolare), in distans più lanceolate verso l'alto e
piegate a gronda.
Infiorescenza
allungata,
meno densa in distans.
Fiori in genere
dai toni più chiari, con tendenza all'autogamia (se non
visitati subito da pronubi il viscidio dissecca e i pollinii si
disgregano).
Gibbosità dell'epichilo
meno marcate e verrucose in distans che in orbicularis.
Pedicello
dell'ovario allungato.
Osservazioni
Alcuni
considerano orbicularis semplice variante di E. helleborine
adattata ad ambienti xerici, elevando invece distans a specie
autonoma, più affine a E. purpurata che a E. helleborine;
all'opposto altri ipotizzano che si tratti di un'unica sottospecie di
E. helleborine, e in effetti le somiglianze tra le due entità
sono tali che questa ipotesi sembra più plausibile della prima.
Da notare che la
loro xerofilia non va riferita ad ambienti generalmente aridi, ma
piuttosto soggetti a periodi di siccità prolungata.
Aggiornamento: agosto 2010
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