Epipactis autumnalis
Doro
2007
(Elleborina
autunnale)
Etimologia:
per la fioritura molto tardiva (fino al tardo autunno).
Distribuzione:
molto localizzata in diverse stazioni nella Valle dell'Agno (Prealpi
Vicentine, Veneto).
Habitat:
all'ombra in boschi freschi di latifoglie (specialmente noccioleti),
su suolo acido, da 620 a 830 m di quota.
Fioritura:
VIII-XI(XII).
Caratteri essenziali
Differenze rispetto
a E. helleborine:
Taglia in genere
più ridotta, fusti e foglie di colore verde chiaro.
Base del fusto
sfumata di viola-ciclamino, pubescenza sommitale biancastra.
Poche foglie
(rar. più di 3), più piccole, arrotondate-oblunghe (max. 6-7
cm), bordo con dentellatura irregolare.
Brattee più
piccole.
Infiorescenza lassa
e allungata,
con fiori bianco-verdastri (a volte rosei) sempre aperti, ma
autogami (autoimpollinazione subito dopo l'apertura).
Ipochilo
bruno-rossiccio all'interno.
Epichilo biancastro
ad apice rivolto in avanti e poi ripiegato a fine fioritura, con
gibbosità basali verdastre poco pronunciate (a volte più evidenti e
rossastre).
Clinandrio poco
sviluppato, viscidio presente a inizio fioritura ma subito disseccato,
pollinii incoerenti.
Ovario fusiforme,
glabro, con pedicello allungato a base violacea.
Osservazioni
Le analisi
molecolari confermano la probabile derivazione da E. helleborine
(Doro 2008¹, anche
per confronti con altre entità simili), nonostante l'autogamia e
soprattutto l'antesi molto tardiva: la maggior parte degli esemplari
sono in fiore nella seconda metà di agosto, ma per molti di essi la
fioritura inizia e prosegue nei mesi successivi, addirittura fino a
dicembre se non si verificano gelate.
Aggiornamento: agosto 2010
|