Nigritella buschmanniae e la “storiella” del Grostè - 16 luglio 2016di Giampaolo PICONEPurtroppo anche in questo fine settimana di luglio il tempo è tiranno e il… “portafoglio leggero”! Quando ormai stava per saltare in aria il progetto, ecco che il meteo perfetto e la voglia di vedere la N.buschmanniae dal vero e non in foto hanno il sopravvento. Alle 2 di notte passo a prendere Francesca, imbocco il Raccordo Anulare qui a Roma, poi l’autostrada e alle 9,30 scatto la prima foto ad una Nigritella poco sotto le Crosette al Passo del Grostè. Tempo splendido, poca gente, siamo nel cuore delle Dolomiti del Brenta, in origine volevo traversare fino al rifugio Croz dell’Altissimo e poi a Molveno, ma le mie articolazioni ormai scricchiolano troppo e allora ecco l’opzione più breve ma sempre di grande soddisfazione.
Come già detto il posto è molto bello, è il 16 luglio e troviamo le Nigritella che cercavamo: la buschmanniae (queste praterie sono il suo “locus classicus”), la miniata o rubra e la rhellicani, pensavo di trovarne in maggior numero lungo i pendii e i prati sotto le “Crosette” e lungo il sentiero che scende più in basso ma tantè, dopo aver gironzolato per un bel po’, si comincia a scendere verso Campo Carlo Magno. Dal Passo a circa 2440 metri scendendo verso il rifugio Graffer e ancora più giù, abbiamo trovato tappeti di orchidee fiorite, sicuramente solo per girare con calma questi prati servirebbero giornate piene; ad ogni modo, nelle immagini che seguiranno troverete oltre a quelle già sopra citate un bell’ibrido di xGymnigritella suaveolens e una robusta Nigritella con una infiorescenza molto grande che a prima vista potrebbe essere una forma ibrida tra la N.buschmanniae e la N.rhellicani oppure rientrare nella variabilità di una specie; se qualche amico trova mie imprecisioni o magari vuole determinare l’enigmatica Nigritella mi fa’ senz’altro piacere!
Ormai che ci sono concludo la “storiella”! Sono parecchie ore che siamo in giro e ormai sta calando la luce del sole, mentre Francesca è ancora lucida in fase fotografica il sottoscritto guadagna, lesso come una zucchina, prima la portiera e poi il cruscotto della Panda! Cena spartana, 10 ore di sonno, super colazione in un b & b di Cles e domenica 17 alle 14,30 già cercavo un improbabile parcheggio a Montesacro nel solleone romano!
Scusatemi se uso un tono scherzoso che magari a qualche botanico serioso potrà non piacere; secondo me se si riesce ad abbinare una buona conoscenza “amatoriale” botanica con una altrettanto buona dose di buonumore, ci si diverte e si impara molto di più! La Nigritella buschmanniae è piuttosto rara e l’areale di distribuzione è limitato alle Dolomiti di Brenta; riprendo direttamente dal sito del Giros, ovviamente è liberamente disponibile per chi vuole informarsi meglio, la descrizione delle caratteristiche che la differenziano dalla N.miniata: “…fusto robusto e angoloso; brattee inferiori con evidente bordo biancastro denticolato; infiorescenza più corta, subovoide; fiori inferiori più rosei, i superiori più rosso-violacei; labello con parte subtubulosa basale metà della lunghezza totale...”. Secondo me, specie per il genere Nigritella, nell’osservazione in natura è più semplice rilevare le differenze rispetto al difficile linguaggio botanico ed alle fredde immagini sul computer. Ho idea che fra qualche anno, con l’avanzare della tecnologia, osservandole sul monitor, sembreranno talmente reali che apprezzeremo anche l’intenso profumo di vaniglia per il quale le splendide Nigritella sono famose. Da vecchio romantico sarà tristissimo!
Un salutone a tutti
giampaolo