Nigritella gabasiana - Andorra e Catalogna - 25/29 giugno 2016
di Giampaolo Picone
Trovare informazioni sulla Nigritella gabasiana in lingua italiana non è proprio facile; alcune indicazioni personali sul Col de la Creueta in Catalogna, dove era stato parecchi anni fa, me le aveva date Remy Souche; per avere un minimo di cognizione geografica sui posti dove andare mi sono aiutato, gironzolando sul web, con un PDF di L.Sàez “The genus Nigritella in the Iberian Peninsula” che descrive con molta accuratezza le piantine, e prendendo spunto per i luoghi, dal sito di 2 bravissimi orchidofili francesi Elisa e Jean Luc Roux che da queste pagine ringrazio e saluto!
Sia perché stimolato dalle foto di Elisa e Jean Luc e anche perché oggettivamente avevamo solo 4 giorni, Andorra, la linea di confine con la Francia e i Pirenei catalani, erano la destinazione più comoda utilizzando un economico low cost fino a Barcellona.
La valle principale che da Andorra la Vella porta verso la frazione di Pas de la Casa in territorio francese non è proprio il massimo, un susseguirsi di enormi comprensori e alberghi per sfruttare la stagione dello sci e il traffico commerciale a buon mercato. Non dimentichiamo che Andorra è un prospero microstato che si mantiene con il turismo e le speculazioni monetarie di “paradiso fiscale”. Al contrario le valli laterali rimangono riserve di natura incontaminata e i sentieri che risalgono le belle montagne tutto intorno meriterebbero molti giorni in più di escursioni!
Entrando in Catalogna, la strada che porta al Coll de la Creueta, è un serpentone di asfalto che passa tra un susseguirsi di valli e collinette erbose ricoperte da varie fioriture dove la N.gabasiana è la reginetta del luogo particolarmente presente con esemplari splendidi!
La N. gabasiana è endemica dei Pirenei e dei Monti Cantabrici (a prima vista e con un pizzico di volgarità botanica sembrerebbe una “rhellicanona”… una N.rhellicani più grande). Essa è caratterizzata da una fitta infiorescenza conica e ovoidale, fiori di colore rosso scuro (molto rari rosa e bianco). I bordi delle brattee inferiori sono chiaramente denticolate (visibili solo ad alto ingrandimento). Il labello è un po’chiuso e i margini alla base stretti quasi a toccarsi. Particolare strano per una Nigritella l’assenza o quasi di profumo. In Catalogna esiste un’altra specie la Nigritella austriaca subsp..iberica, che si differenzia dalla precedente per la forma emisferica, le brattee poco ondulate e lisce, il labello aperto alla base e l’intenso odore di vaniglia. Descrizione scarna ed essenziale, per averla più particolareggiata e tecnica, come scritto più sopra, si può consultare il lavoro di Sàez, scritto in inglese ma molto ben accurato. Qualche brevissima considerazione sul viaggio; da sempre fautore dei blitz “ mordi e fuggi”, col passare delle “primavere” comincia ad essere un po’ pesante; non si tratta dei disagi e delle fatiche che ovviamente non mancano, ma per non poter dedicare il tempo giusto ai luoghi in cui si è arrivati dopo questi lunghi trasferimenti. Per tutti quelli che come noi hanno il debole per le Nigritella, le immagini di seguito penso sono buon cibo per gli occhi! Le varianti colorate rosee e bianca sono dei gioiellini che, sommati agli incantevoli paesaggi, meritano il viaggio solo per ammirarle!
Salutoni a tutti!
giampaolo
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