Agliano Terme (
Ajan in piemontese) è un comune della provincia di Asti a circa 19 km dal capoluogo, situato su di un colle tra le valli Nizza e del Tiglione in una posizione panoramica. Il suo toponimo, di origine romana, deriva dal gentilizio
Allius, e appare per la prima volta nei testi medioevali sin dal 993 come
Alljanus, poi come
Aglanus.
La sua origine latina è dimostrata da alcuni reperti archeologici ritrovati sul luogo, per esempio la lapide incisa in onore di Antonio Scapula, probabilmente lo stesso inviato in Britannia verso la metà del I secolo d.C. al fine di sedare un'insurrezione. L'iscrizione fu rinvenuta nelle fondamenta dell'antica Chiesa dei ss. Michele e Bovo. Ma gli storici di Agliano giudicano il Medioevo come l'epoca di maggior interesse. La notorietà di Agliano ebbe inizio con la terza casata dei signori di Agliano: Bonifacio di Agliano, figlio di Belda e di Guglielmo di Moncucco, sposò la vedova di Manfredo I Lancia, che trasferendosi ad Agliano portò con sé la figlia Bianca avuta dal primo marito. L'imperatore Federico II, colpito dalla splendente bellezza di Bianca, se ne innamorò perdutamente e, nonostante fosse già sposato, ebbe da lei due figli: Costanza e Manfredi di Sicilia, che fu successivamente reggente e Re di Sicilia: la figura del nobile Manfredi venne ricordata da Dante nel canto III del "Purgatorio". Nel 1531, in pieno Rinascimento, Agliano passò ai Savoia. Nel 1629 la popolazione del paese fu decimata dalla peste, mentre a causa degli spagnoli si deve la definitiva distruzione del castello, già assediato dalla famiglia Solaro di Asti nei primi anni del Trecento, ed in seguito ricostruito grazie alla nobile famiglia astigiana dei Guttuari, a lungo feudataria.
Agliano oggi è rinomata per le sue sorgenti termali, la Fons Salutis e la Fonte San Rocco dalla quale sgorga acqua salso-magnesica ad una temperatura di 13,8°C. Se bevute, le sue acque sono attualmente efficaci nei casi di malattie infiammatorie dell'apparato digerente, del fegato e delle vie biliari, se inalate solo salutari per i problemi alle prime vie respiratorie. Oltre all'attività termale Agliano non dimentica l'agricoltura: si coltivano infatti cereali, fra cui frumento, la vite, dalla quale si ottiene dell'ottimo barbera e non ultimi i noccioleti, con le famose nocciole piemontesi. Dal 1996 è stato dichiarato Comune Termale; in precedenza era noto come Agliano d'Asti. Va ricordato che Agliano è uno dei pochi comuni astigiani, oltre al capoluogo, che offre un'istruzione secondaria, infatti è presente un rinomato Istituto alberghiero.
In questo contesto collinare di vigneti, campi coltivati e noccioleti, mai avrei pensato di poter trovare una simile variabilità biologica di orchidee, a dimostrazione che a queste piante talvolta basta davvero poco per potersi ricavare un angolo di ambiente ideale dove crescere e propagarsi, anche se intorno i filari percorrono i pendii delle colline, e i trattori arano la terra. Certe volte bastano addirittura un paio di noccioleti, non trattati con i diserbanti chimici, per far si che le orchidee tornino a colonizzare terreni da secoli fortemente antropizzati.
Grazie a Mario per avermi contattato e avermi fatto scoprire la bellezza di questo posto, a pochissimi chilometri da casa mia!
Elenco specie:Ophrys apifera
Ophrys apifera var. aurita
Ophrys fuciflora
Epipactis microphylla
Epipactis cf. helleborine (in boccio)
Cephalanthera rubra
Cephalanthera damasonium (sfiorita)
+
Himantoglossum adriaticum
Neotinea tridentata
Ophrys sphegodes
Orchis purpurea
Ophrys apifera Allegato:
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