G.I.R.O.S. - Gruppo Italiano per la Ricerca sulle Orchidee Spontanee

Finalmente ci siamo!!!
La telefonata di Angelo a preannunciare quello che solo 6 giorni fa non avevamo trovato!!
E così dopo la Barlia robertiana finalmente anche noi abbiamo la nostra prima Ophrys!
C'è da dire che... siamo rimasti gli unici a rispettare ancora le stagioni!!


Cassinasco (AT) - 25 marzo 2013 - Ophrys sphegodes nella loro variabilità.

Anche i meno attenti potranno accorgersi di come all'interno di una stessa popolazione, colore degli pseudocchi, gibbe, forma e colore del labello, dei petali e dei sepali, possano variare enormemente, e non le ho scelte appositamente come si potrebbe pensare, queste sono appena una quindicina di piante, le primissime ad essere fiorite in due stazioni di circa 2000 piante.. io non credo che tra queste ci siano più specie, per me appartengono tutte ad un'unica specie, che qui quest'anno è iniziata a fiorire tra il 20-25 marzo e che se mantiene i tempi dello scorso anno, la maggior parte saranno in frutto per metà maggio.

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Luca

«Nomina si nescis, perit et cognito rerum» - Se si ignora il nome delle cose, se ne perde anche la conoscenza. C. Linnaeus, Philosophia botanica (1751)

«I was much struck how entirely vague and arbitrary is the distinction between species and varieties. Charles Darwin, On the Origin of Species (1859)

«This disagreement regarding bee orchid diversity represents a particularly extreme example of a phenomenon that frequently afflicts taxonomy - a dichotomy between researchers who divide natural variation into as many units as possible (splitters) and others who aggregate those subtly different units into entities that they consider to be either more easily recognised or more biologically meaningful (lumpers)» - R.M. Bateman

«Un fiore, anche il più insignificante, è la mirabile risultanza di un collaudato progetto genomico, di precisi equilibri ecologici, dell'azione congiunta del sole, del terreno, della pioggia e della rugiada, del vento e degli insetti impollinatori. Quale unica specie consapevole della complessità di questi processi e della preziosità del risultante dono, è nostro dovere promuoverne la conoscenza e prodigarci per la sua protezione» - G. Sciarretta



Nomenclatura GIROS - Biodiversity Heritage Library - IPNI, International Plant Names Index - Kew Gardens Checklist

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La prima ricorda veramente tanto O. maritima che ho fotografato l'altro giorno (anche se i petali sono più affusolati). Ci sto perdendo le speranze con l'identificazione della sezione Araniferae

Bellissime Luca!!!

Bellissime foto!!! Bravissimo!!!

Io debutto fra qualche giorno per andare sul sicuro o domani se ci sarà l'occasione di visitare una stazione nel regno incontrastato di Luciano.

Buone festività pasquali!!!

Ciao Nicola

... hai interpretato benissimo le mie perplessità, quelle di un volenteroso che non riesce ad acquisire certezze nel campo delle Ophrys, nonostante, ed anzi proprio in seguito alla consultazione del recente lavoro di Rolando e Remy.
Bestemmia : ma perchè non chiamarle "sphegodes" e basta, o perlomeno "sensu lato",in mancanza di EVIDENTISSIME particolarità? La bellezza prescinde dal nome che possiamo attribuire...
So bene che se potessimo seguire lezioni sul campo con la guida degli Esperti, i "duri come le pine verdi" del mio calibro potrebbero giovarne, chiarendosi le idee.
Sono un semplice appassionato, ho detto la mia, e ritengo giusto che chi è "studioso" approfondisca diversamente, a costo di non poter essere facilmente seguito dai duri come me .
Salutissimi: giorgino

"Come risulta dall'esame critico dei vari autori noi vediamo che regna una non dubbia confusione nella distribuzione sistematica
delle forme dell' Ophrys aranifera, all'assettamento delle quali noi speriamo col presente lavoro di dare un certo contributo"

lo diceva ancora nel 1907 F. Cortesi nel suo "Studi critici sulle Orchidacee romane" (di cui ho riportato due pagine nella discussione nella sez.
biblioteca) che in quelle pagine si dimostra molto scettico sulle descrizioni di nuove specie spiegandone chiaramente i motivi.
Ma considerati gli interventi, sembra che l'argomento interessi veramente a pochi appassionati

concludo quotando Giorgino
La bellezza prescinde dal nome che possiamo attribuire...
come non essere d'accordo

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le mie orchidee su flickr

Torno sull'argomento per due ragioni... la prima perchè mi sta molto a cuore, la seconda perchè le Ophrys sphegodes dell'Astigiano sono finalmente in piena fioritura e posso dire la mia sulla base di quanto osservato! Per non esagerare con la variabilità, mi limiterò a quelle che ho trovato in due sole stazioni che distano meno di un chilometro l'una dall'altra. In queste due stazioni tutte le piante di Ophrys sphegodes fioriscono con le stesse tempestiche, qualcuna inizia una o due settimane prima, ma viene raggiunta presto dalle altre piante. Di seguito vi presento alcune delle foto che ho fatto, per mostrarvi la grande variabilità!


Pseudocchi da verdi a neri.

Allegato: 1.JPG [ 64.36 KiB | Osservato 17860 volte ]

Allegato: 2.JPG [ 69.92 KiB | Osservato 17860 volte ]

Gibbe da assenti a molto importanti.

Allegato: 3.JPG [ 67.82 KiB | Osservato 17860 volte ]

Allegato: 4.JPG [ 67.73 KiB | Osservato 17860 volte ]

Macula da marmorizzata e non definita a netta e delimitata da riga bianca.

Allegato: 5.JPG [ 70.31 KiB | Osservato 17860 volte ]

Allegato: 6.JPG [ 61.82 KiB | Osservato 17860 volte ]

Labello da corto e largo a lungo e stretto.

Allegato: 7.JPG [ 64.43 KiB | Osservato 17860 volte ]

Allegato: 8.JPG [ 63.41 KiB | Osservato 17860 volte ]

Bordo da giallo intenso glabro a peloso con riflessi viola!

Allegato: 9.JPG [ 62.49 KiB | Osservato 17860 volte ]

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Ginostemio da lungo ed acuminato a corto e ripiegato.

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Allegato: 12.JPG [ 59.01 KiB | Osservato 17860 volte ]

Labello da ovoidale e bombato a trapezoidale e piano.

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Allegato: 14.JPG [ 70.09 KiB | Osservato 17860 volte ]

Cavità stigmatica da più larga che alta, ad alta almeno quanto larga.
(notare anche l'attaccatura del labello, strozzata in alcuni esemplari come quello di dx)

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Allegato: 16.JPG [ 58.97 KiB | Osservato 17860 volte ]

Petali da giallo-verdi ad arancioni, con varie sfumature intermedie.

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Allegato: 20.JPG [ 61.69 KiB | Osservato 17860 volte ]

Fiori da piccoli (6-7 mm) a grandi circa il doppio (14-15 mm) - media circa 10 mm.
(notare anche i petali più triangolari nella prima e più lunghi nella seconda)



Spero di avervi illustrato con le immagini perché non credo nei caratteri morfologici come unici strumenti per distinguere nuove specie e
soprattutto perché credo invece che tutte queste appartengano alla variabilità di un'unica specie... da chiamare quindi con un unico nome!

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Luca

«Nomina si nescis, perit et cognito rerum» - Se si ignora il nome delle cose, se ne perde anche la conoscenza. C. Linnaeus, Philosophia botanica (1751)

«I was much struck how entirely vague and arbitrary is the distinction between species and varieties. Charles Darwin, On the Origin of Species (1859)

«This disagreement regarding bee orchid diversity represents a particularly extreme example of a phenomenon that frequently afflicts taxonomy - a dichotomy between researchers who divide natural variation into as many units as possible (splitters) and others who aggregate those subtly different units into entities that they consider to be either more easily recognised or more biologically meaningful (lumpers)» - R.M. Bateman

«Un fiore, anche il più insignificante, è la mirabile risultanza di un collaudato progetto genomico, di precisi equilibri ecologici, dell'azione congiunta del sole, del terreno, della pioggia e della rugiada, del vento e degli insetti impollinatori. Quale unica specie consapevole della complessità di questi processi e della preziosità del risultante dono, è nostro dovere promuoverne la conoscenza e prodigarci per la sua protezione» - G. Sciarretta



Nomenclatura GIROS - Biodiversity Heritage Library - IPNI, International Plant Names Index - Kew Gardens Checklist

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Mah, siamo alle solite ... silenzio totale
comunque sia, ottima lavoro Luca!

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Ora sono ancora più confuso di prima