G.I.R.O.S. - Gruppo Italiano per la Ricerca sulle Orchidee Spontanee

Solo il fiore che lasci sulla pianta è tuo. (Aldo Capitini)
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 Oggetto del messaggio: Ophrys sphegodes inglesi
MessaggioInviato: 16 marzo 2013, 13:06 
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Luca Oddone ha scritto:

Caro Bruno, sai cosa mi verrebbe voglia di fare?! Di andare il prima possibile in Inghilterra, per fare una analisi superdettagliata (morfologica e genetica) su centinaia delle loro Ophrys sphegodes, e vedere de visu se quella inglese descritta da Miller nel 1768 è veramente diversa da quella presente in Italia ... possibile che in 245 anni fior fiore di studiosi che hanno fatto la storia della botanica non si siano resi conti che erano due cose diverse? :ops: :?: :mumble: Alla fine in 2 ore di aereo si arriva a Londra.... :davvero_felice: ... e potrei scoprire magari che la Ophrys classica è presente anche in Inghilterra, sai che scoperta!! :fiuu: :innocente:


Salve a tutti! Prendendo spunto da questa risposta di Luca di pochi giorni fa, ho provato, senza andare in Inghilterra ma standomene tranquillamente seduto in poltrona, a cercare qualche foto di Ophrys sphegodes inglese.
Ciò che ho trovato lo potete osservare in questi link:

http://ophrysphotography.co.uk/slidesho ... sphegodes/
http://www.nhm.ac.uk/nature-online/life ... index.html
http://bitterbonxie.wordpress.com/2010/ ... /#comments

Siceramente non so come commentare, se non dicendo che le sphegodes che trovo qua da me sono spesso identiche per labello, forma, cavità stigmatica, pseudoocchi, ginostemio, petali e sepali a quelle delle immagini, anche nella loro variabilità; ma se qualcuno ci vede delle differenze sarei felice di poterle capire anch'io! :D

ciao
luciano r.

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 Oggetto del messaggio: Re: Ophrys sphegodes inglesi
MessaggioInviato: 16 marzo 2013, 20:03 
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Ho visto tutte le foto e ...................... :mumble: ........................ :fii: :fii:


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 Oggetto del messaggio: Re: Ophrys sphegodes inglesi
MessaggioInviato: 17 marzo 2013, 12:04 
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Località: Fiorano Modenese
Grande Luciano R., ti ringrazio per questa ricerca e per avercela proposta. Io vorrei invitare tutti gli iscritti a guardare queste foto di "sphegodes" inglesi, prese dalla terra tipica della descrizione del "TIPO".
Matteo e Luciano non commentano,.... ma evidentemente si pongono delle domande e delle riflessioni vedendo queste foto, che espongono abbastanza bene la variabilità che esiste in questa specie (come del resto anche in tutte le altre specie).
Nelle foto presentate vedo soggetti con o senza gibbe, arrotondate o a punta, campi basali più chiari o quasi concolori al labello, pseudocchi cerchiati o no, pelosità labellare continua e lunga oppure discontinua, petali di una forma e di un'altra ed ecc. ecc. Ovviamente dalle foto non riesco a vedere le dimensioni del labello, se non rapportate all'intero perianzo.
Personalmente credo che queste foto devono almeno farci riflettere abbastanza a lungo.
Concludo con una semplice, ma per me importante frase, che un altro grande Luciano, un giorno mi ha detto : <....Bruno, perché sia una specie nuova, la devi vedere subito e bene>.
:ciaoo: Bruno.


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 Oggetto del messaggio: Re: Ophrys sphegodes inglesi
MessaggioInviato: 17 marzo 2013, 12:52 
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Iscritto il: 29 maggio 2011, 16:05
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Località: Mongardino (AT)
bruno51 ha scritto:
Concludo con una semplice, ma per me importante frase, che un altro grande Luciano, un giorno mi ha detto : <....Bruno, perché sia una specie nuova, la devi vedere subito e bene>.
:ciaoo: Bruno.


:ok: :ok:


Bellissima discussione!! Bravo Luciano! :applauso:
Giusto per fare un confronto aggiuntivo, vi invito a prendere le foto della scorsa stagione che avevo proposto in questa discussione e a confrontarle con quelle dei link proposti da Luciano! :roll: Ma sicuramente anche lo stesso Luciano, e anche altri, hanno delle foto... uguali! :D :fii:

_________________
:ciaoo:
Luca

«Nomina si nescis, perit et cognito rerum» - Se si ignora il nome delle cose, se ne perde anche la conoscenza. C. Linnaeus, Philosophia botanica (1751)

«I was much struck how entirely vague and arbitrary is the distinction between species and varieties. Charles Darwin, On the Origin of Species (1859)

«This disagreement regarding bee orchid diversity represents a particularly extreme example of a phenomenon that frequently afflicts taxonomy - a dichotomy between researchers who divide natural variation into as many units as possible (splitters) and others who aggregate those subtly different units into entities that they consider to be either more easily recognised or more biologically meaningful (lumpers)» - R.M. Bateman

«Un fiore, anche il più insignificante, è la mirabile risultanza di un collaudato progetto genomico, di precisi equilibri ecologici, dell'azione congiunta del sole, del terreno, della pioggia e della rugiada, del vento e degli insetti impollinatori. Quale unica specie consapevole della complessità di questi processi e della preziosità del risultante dono, è nostro dovere promuoverne la conoscenza e prodigarci per la sua protezione» - G. Sciarretta


Immagine

Nomenclatura GIROS - Biodiversity Heritage Library - IPNI, International Plant Names Index - Kew Gardens Checklist



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 Oggetto del messaggio: Re: Ophrys sphegodes inglesi
MessaggioInviato: 17 marzo 2013, 18:39 
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Orchidofilo Junior

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Nome: Leonardo
Cognome: FORBICIONI
Località: Isola d'Elba
Sono anni che dico e ridico queste cose e pongo le stesse domande. :leggi: :leggi:
Per prima cosa, direi che c'è una bella differenza dal punto di vista della "serietà tassonomica" tra "orchidologi/fili" italiani ed inglesi.
Lo dico ancora e lo ripeto, dopo l'avvento del "fuoriclasse belga" (che veniva a farsi le vacanze in Italia e che prometteva una nuova specie per ogni collinetta dove si fermava a pranzo), la proliferazione di specie all'interno dei gruppi più critici è aumentata in maniera esponenziale, sfuggendo a qualsiasi tipo di controllo critico/scientifico.
Ho avuto modo di andar per orchidee con un paio di bravissimi botanici/orchidologi inglesi nella mia vita, e ritengo che abbiano un bel po' di cose da insegnare relativamente alla maggior cautela e serietà nel descrivere nuove specie.
Se provate a portare un Ingelse in qualche paradiso dell'Italia meridionale e cercate di fargli capire che su quella collina è presente una specie , mentre nella collina adiacente c'è un'altra specie quasi morfologicamente identica.......state pur certi che questo vi guarderà con occhi stupiti e vi dirà di non capire "il perchè".
Ora qualcuno di voi mi dirà: "ma gli inglesi c'hanno quattro Ophrys in croce, che cosa vuoi che ne capiscano!!!".
Beh! Per quelli che mi risponderebbero così, dico che le cose non stanno proprio così. Siamo semmai noi che abbiamo poco da insegnare loro per quel che riguarda il rigore scentifico (mi riferisco esclusivamente al campo botanico/orchidologico).
Ovviamente questo vuole essere solo il mio ennesimo sfogo verso "certa orchidofilia", quindi prendetelo per quel che vale.
Una cosa è certa, stando alle attuali "conoscenze", in Italia abbiamo quasi 100 specie di Ophrys :shock: :-o :lol: , ma sono sicuro che neanche gli stessi descrittori sarebbero in grado di distinguere una specie da quella affine, senza conoscere le "esatte coordinate" di dove la pianta cresce!!!
Quindi....viva quel grande Luciano (che credo di conoscere) che afferma: "....Bruno, perché sia una specie nuova, la devi vedere subito e bene.".
Scusate questo mio intervento a "gamba tesa", ma ogni tanto ci vuole!!!....e poi, come recentemente si sente dire in giro: "uno vale uno"....quindi io ho solo espresso il mio parere!


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