G.I.R.O.S. - Gruppo Italiano per la Ricerca sulle Orchidee Spontanee

Accogliendo la proposta di Matteo, abbiamo ampliato la funzione della sezione Variabilità, per dare maggior spazio anche ai Confronti.
Apro allora questa prima discussione per fare dei confronti tra varie piante fotografate in diverse località d'Italia, che abbiamo definito tutte come Ophrys scolopax subsp. conradiae.




Inizio proprio con le prime tre foto di Matteo, provenienti dal Gargano, presentate in questa discussione.
Le tre foto successive sono di Bruno Ballerini, scattate al Raduno in Basilicata 2012, presentate in questa discussione.
Altre due foto sempre da Gravina (Raduno in Basilicata), di Filippo d'Alonzo (Pippo Pippo), presentate in questa discussione.
Seguono altre otto foto di Gian Battista Pau, scattate a Siniscola (Nuoro, Sardegna), presentate in questa discussione.
E infine due foto di Alexandre Bouvet (Alex) una da Gravina, in questa discussione e una dalla provincia di Nuoro, in questa discussione.
Al momento non mi sembra ci siano altre discussioni sul nostro forum relative a questa entità.

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Un buon punto di partenza potrebbe essere sapere da chi viene impollinata la subsp. conradiae, e se gli insetti impollinatori sono gli stessi per tutte e tre le popolazioni. Dalle osservazioni di Matteo Perilli, sappiamo che quelle del Gargano sono impollinate almeno da un insetto, con buona probabilità Anthidium punctatum (Megachilidae). E le altre?
Nel libro di Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, a pag. 140 sembra che per la subsp. conradiae sia riportato come impollinatore anche il genere Andrena, ma non ho questo libro... c'è qualcuno che può verificare?

Ricordando che la subsp. conradiae "ritenuta originariamente endemismo sardo-corso, è stata recentemente ritrovata anche nel Gargano (Puglia)" (GIROS, 2009), allego una cartina per poter visualizzare facilmente la dislocazione delle tre località...




Per quanto riguarda la tassonomia:

Ophrys scolopax subsp. conradiae (Melki & Deschâtres) H.Baumann & al., J. Eur. Orch. 27: 220 (1995)
Ophrys conradiae Melki & Deschâtres, Orchidophile (Asnières) 107: 104 (1993)

Ophrys scolopax subsp. sardoa H.Baumann & al., J. Eur. Orch. 27: 222 (1995)
Ophrys sardoa (H.Baumann & al.) Paulus & Gack, J. Eur. Orch. 31: 386 (1999)


MELKI, F. & DESCHÂTRES, R., 1993. - L'éclosion d'une fleur nouvelle en Corse: Ophrys conradiae. L'Orchidophile, 24 (n° 107) : 101-107, 3 photos col.
M.P.GRASSO & V.GULLI, 1994. - À propos de “L’éclosion d’une fleur nouvelle en Corse: Ophrys conradiae” - L’Orchidophile (113), 183-187.
BAUMANN, H., GIOTTA, C., KÜNKELE, S., LORENZ, R. & M. PICCITTO, 1995. - Ophrys holoserica subsp. chestermanii J.J.Wood - eine gefährdete und
endemische Orchidee von Sardinien.- J. Eur. Orch. 27 (2): 185-244.
PAULUS, H.F. & C. GACK, 1999. - Bestäubungsbiologische Untersuchungen an der Gattung Ophrys in der Provence (SO-Frankreich), Ligurien und Toscana (NW-Italien).- J. Eur. Orch. 31(2): 347-422.

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Luca

«Nomina si nescis, perit et cognito rerum» - Se si ignora il nome delle cose, se ne perde anche la conoscenza. C. Linnaeus, Philosophia botanica (1751)

«I was much struck how entirely vague and arbitrary is the distinction between species and varieties. Charles Darwin, On the Origin of Species (1859)

«This disagreement regarding bee orchid diversity represents a particularly extreme example of a phenomenon that frequently afflicts taxonomy - a dichotomy between researchers who divide natural variation into as many units as possible (splitters) and others who aggregate those subtly different units into entities that they consider to be either more easily recognised or more biologically meaningful (lumpers)» - R.M. Bateman

«Un fiore, anche il più insignificante, è la mirabile risultanza di un collaudato progetto genomico, di precisi equilibri ecologici, dell'azione congiunta del sole, del terreno, della pioggia e della rugiada, del vento e degli insetti impollinatori. Quale unica specie consapevole della complessità di questi processi e della preziosità del risultante dono, è nostro dovere promuoverne la conoscenza e prodigarci per la sua protezione» - G. Sciarretta



Nomenclatura GIROS - Biodiversity Heritage Library - IPNI, International Plant Names Index - Kew Gardens Checklist

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Ottima presentazione Luca, e anche molto interessante. A mio personale avviso non noto particolari differenze, nei soggetti presentati, se non una più accentuata variabilità, nei soggetti sardi presentati da G.Battista, ma questo (sempre a mio giudizio) ci stà.
Per quanto paventato da Matteo, per la descrizione di una nuova specie, per i soggetti del Gargano, da parte di alcuni olandesi, a meno di differenze genetiche documentate e/o di ritrovamento di un impollinatore particolare ed "esclusivo", non credo sia realistico.
Vorrei sottolineare però Luca, che con informazioni personali, Antonio Romano, mi ha detto di aver trovato questa specie anche a Laurenzana in Basilicata.
Sarebbe interessante se Antonio confermasse.
Saluti Bruno.

Grazie Bruno,
segnalo la discussione ad Antonio sperando in un suo intervento.
Per il resto condivido anche io il tuo pensiero... ti confesso che ho cercato e chiesto online a parecchie persone se avessero foto, o avessero osservato insetti impollinatori sulla conradiae, ma a parte le già citate osservazioni di Matteo Perilli, fatte in Gargano, a ormai 20 anni dalla descrizione di questa entità, si sa ancora poco sulla sua impollinazione. Possibile che in Sardegna e Corsica nessuno sia riuscito a fotografarlo sul fatto? Grazie a Vitaliano Gulli ho avuto la descrizione ufficiale della conradiae e gli stessi autori dichiaravano:




Trovo sia curioso e da approfondire, specialmente ora, che non è più soltanto un endemismo sardo-corso!

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Luca

«Nomina si nescis, perit et cognito rerum» - Se si ignora il nome delle cose, se ne perde anche la conoscenza. C. Linnaeus, Philosophia botanica (1751)

«I was much struck how entirely vague and arbitrary is the distinction between species and varieties. Charles Darwin, On the Origin of Species (1859)

«This disagreement regarding bee orchid diversity represents a particularly extreme example of a phenomenon that frequently afflicts taxonomy - a dichotomy between researchers who divide natural variation into as many units as possible (splitters) and others who aggregate those subtly different units into entities that they consider to be either more easily recognised or more biologically meaningful (lumpers)» - R.M. Bateman

«Un fiore, anche il più insignificante, è la mirabile risultanza di un collaudato progetto genomico, di precisi equilibri ecologici, dell'azione congiunta del sole, del terreno, della pioggia e della rugiada, del vento e degli insetti impollinatori. Quale unica specie consapevole della complessità di questi processi e della preziosità del risultante dono, è nostro dovere promuoverne la conoscenza e prodigarci per la sua protezione» - G. Sciarretta



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Antonio Romano ha trovato alcune Ophrys ( forse solo forma scolopaciforme di Ophrys posidonia....???).............
http://www.argonauti.org/forum/topic.asp?TOPIC_ID=8959

Ciao a tutti,
Luca mi ha segnalato questa discussione e anche se con un pò di ritardo vi riporto la mia esperienza.
A fine Maggio 2011 con Remy e Rolando, abbiamo trovato 2 piante di Ophrys scolopax subsp. conradiae a Laurenzana (Diga del Camastra “escursione GIROS 2012”). La segnalazione, con le note sulle caratteristiche chimico-fisiche del suolo (Tessitura, pH, C org., N, P, e Calcare attivo) sarà su uno dei prossimi numeri della nostra rivista.

Dato il numero esiguo delle piante ritrovate (2) sono il meno indicato × confronti sulla tassonomia della conradiae però posso dirvi che, rispetto al sito di Gravina, con varie decine di esemplari, le due piante di Laurenzana crescono in piena luce perciò sono basse e tozze, con fiori non allungati come a Gravina (piante in maggior parte filiformi con fiori stretti e lunghi).
In più, negli anni precedenti, (dal 2008) avevo trovato singole piante con fiori marcatamente scolopaxoidi (In almeno altre 3 località) ma mai marcatamente come la conradiae. Pensavo a forme tipo scolopax della posidonia o della tetraloniae riportate spesso in letteratura, però fatto strano dopo 3 anni eccoti, in uno di questi siti, la conradiae.
Vi allego le foto della conradie e alcune foto delle forme "intermedie" che, vista la presenza accertata di tetralonia e di conradie nello stesso sito a questo punto potrebbero anche essere ibridi.

Ciao Antonio

dopo le foto delle forme "intermedie" allego le forme della Ophrys scolopax subsp. conradiae di Laurenzana

A questo punto, la cartina che visualizza la dislocazione delle località nelle quali è presente l'Ophrys conradiae andrebbe aggiornata includendo sia la Basilicata che la provincia di Taranto, ricordo a quanti leggono questa discussione che nel numero 48 del Notiziario Giros l'amico e socio Teo Dura ha segnalato la presenza di questa rara orchidea anche in quella provincia, precisamente nella località Selva San Vito, territorio comunale di Laterza (TA).
Credo proprio che discussioni come queste daranno un grosso contibuto in occasione della pubblicazione della seconda edizione del libro del G.I.R.O.S. per quanto riguarda le localizzazioni delle fioriture in Italia di questa specie di orchidea.
Ciao a tutti, Filippo.

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Luca

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«This disagreement regarding bee orchid diversity represents a particularly extreme example of a phenomenon that frequently afflicts taxonomy - a dichotomy between researchers who divide natural variation into as many units as possible (splitters) and others who aggregate those subtly different units into entities that they consider to be either more easily recognised or more biologically meaningful (lumpers)» - R.M. Bateman

«Un fiore, anche il più insignificante, è la mirabile risultanza di un collaudato progetto genomico, di precisi equilibri ecologici, dell'azione congiunta del sole, del terreno, della pioggia e della rugiada, del vento e degli insetti impollinatori. Quale unica specie consapevole della complessità di questi processi e della preziosità del risultante dono, è nostro dovere promuoverne la conoscenza e prodigarci per la sua protezione» - G. Sciarretta



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