Vorrei sottoporvi una questione di natura tecnica, come esposto nel titolo della discussione. Siamo soliti considerare le orchidee spontanee come Geofite rizomatose o bulbose a seconda che abbiano un apparato radicale rizomatoso o costituito da bulbi.
[fonte Wikipedia]Tale sistema di classificazione fu proposto dal botanico danese, Christen Christiansen Raunkiær (29 marzo 1860 – 11 marzo 1938). Il Sistema Raunkiær venne descritto nel 1934, nella sua opera
The Life Forms of Plants and Statistical Plant Geography, pubblicata dall'Oxford University Press, ed è basato sulla modalità con la quale gli organismi vegetali superano la stagione avversa: il periodo invernale, nel caso delle piante che vivono in un clima temperato, o la stagione secca, sfavorevole alle piante dei climi aridi e caldi. Infatti, a seconda dell'ambiente in cui vivono, tutte le piante mostrano alcune caratteristiche anatomiche e fisiologiche volte alla protezione, durante il periodo avverso, dei tessuti embrionali presenti nelle gemme (o nei semi) e che ritorneranno a svilupparsi al ripristino delle condizioni favorevoli.
Queste particolari caratteristiche, e in particolare la diversa posizione delle gemme dormienti, hanno permesso a Raunkiær di suddividere le piante in vari gruppi ecologici, o
classi di forme biologiche, suddivise a loro volta in sottoclassi e che, in seguito, sono state modificate ed ampliate sia dallo stesso autore, sia da autori successivi, tra cui Ellenberg e Mueller-Dombois.
Bisogna sottolineare il fatto che una stessa specie può appartenere ad una o ad un'altra forma biologica a seconda della località e dell'ambiente in cui si trova. Tuttavia, il sistema Raunkiaer offre un buon metodo per l'analisi floristica di un qualsiasi territorio, poiché piante di diversa specie e posizione geografica mostrano simili adattamenti in simili ambienti. Una volta esaminato il numero di specie vegetali di un territorio è possibile ottenere lo
spettro biologico di quella flora, ossia le percentuali delle varie forme biologiche presenti in quel territorio, che ovviamente rispecchieranno le caratteristiche ambientali e, non meno importante, il grado di azione antropica a cui è (o è stata) soggetta la zona studiata.
Le Classi individuate da Raunkiær, comprensive delle modifiche recenti, sono le seguenti:
1: Fanerofite; 2 e 3: Camefite; 4: Emicriptofite; 5 e 6: Geofite; 7: Elofite; 8 e 9: Idrofite.
In particolare le
Geofite (G) sono piante perenni erbacee che portano le gemme in posizione sotterranea. Durante la stagione avversa non presentano organi aerei e le gemme si trovano in organi sotterranei come bulbi, tuberi e rizomi. Vengono suddivise nelle seguenti sottoclassi:
Radicegemmata Bulbosa Rizomatosa Parassita | G rad G bulb G rhiz G par |
mentre le
Emicriptofite (H) sono piante erbacee, bienni o perenni, con gemme svernanti al livello del suolo e protette dalla lettiera o dalla neve. Vengono suddivise nelle seguenti sottoclassi:
Cespitosa Reptante Scaposa Rosulata Bienne Scandente | H caesp H rept H scap H ros H bienn H scand |
Tornando al discorso iniziale, in genere le orchidee spontanee sono classificate come
Geofite bulbose (G bulb) ovvero piante perenni munite di bulbo, organo di riserva che annualmente produce nuovi fusti, foglie e fiori.
Es.: Ophrys (O.apifera, O.insectifera, O.lutea), Orchis (O.cruenta, O.militaris, O.purpurea)
oppure come
Geofite rizomatose (G rhiz) ovvero piante perenni dotate di rizoma, un fusto sotterraneo dal quale, ogni anno, si dipartono radici e fusti aerei. Es.: Epipactis (E.atropurpurea, E.elleborine, E.microphylla).
Considerato però che varie specie dei generi Orchis, Anacamptis, Neotinea, Ophrys, Himantoglossum, ecc. "superano la stagione avversa" con le
foglie disposte a formare una rosetta basale, definizione tipica delle
Emicriptofite rosulate (H ros), forse allora bisogna riconsiderare la classificazione all'interno del Sistema Raunkiær? Del resto, come dicevamo all'inizio, "una stessa specie può appartenere ad una o ad un'altra forma biologica a seconda della località e dell'ambiente in cui si trova", però allora sarebbe opportuno indicarlo in maggior dettaglio? Oppure il fatto di avere un apparato radicale costituito da bulbi o da rizoma sovrasta il fatto che passano la stagione avversa con le foglie disposte a rosetta, per cui rientrano a priori tra le Geofite? Qualcuno conosce e sa spiegarci meglio questa questione del Sistema Raunkiær?
Saluti a tutti!
Bibliografia:- Raunkiær, C. (1904) Om biologiske Typer, med Hensyn til Planternes Tilpasninger til at overleve ugunstige Aarstider. Botanisk Tidsskrift 26, p. XIV
- Raunkiær, C. (1905) Types biologiques pour la géographie botanique. Oversigt over Det Kongelige Danske Videnskabernes Selskabs Forhandlinger, 347-438.
- Raunkiær, C. (1907) Planterigets Livsformer og deres Betydning for Geografien. Gyldendalske Boghandel - Nordisk Forlag, København and Kristiania. 132 pp.
- Raunkiaer, C. (1934). The Life Forms of Plants and Statistical Plant Geography, Oxford, Oxford University Press.
- Ellenberg H., Mueller-Dombois D. (1967). A key to Raunkiaer plant life forms with revised subdivision. Ber. Geobotan. Inst. E.T.H., Stiftung Rubel. 37: 56-87
- Shimwell, D.W. (1971) The Description and Classification of Vegetation. Sidgwick & Jackson, London.
- Müller-Dombois, D. & H. Ellenberg (1974) Aims and methoods in vegetation ecology. John Wiley & Sons, New York. Reprint 2003, Blackburn Press
- Raunkiær, C. (Reprinted 1978) The Life Forms of Plants and Statistical Plant Geography, being the collected papers of C. Raunkiær. Oxford University Press, Oxford. (ed. by Frank N. Egerton), Ayer Co Pub., in the "History of Ecology Series"
- S. Halloy (1990) A morphological classification of plants, with special reference to the New Zealand alpine flora. J. Veg. Sc., 1 (3): 291–304.
- Galán de Mera, A., M. A. Hagen & J. A. Vicente Orellana (1999) Aerophyte, a New Life Form in Raunkiaer's Classification? Journal of Vegetation Science 10 (1): 65-68