G.I.R.O.S. - Gruppo Italiano per la Ricerca sulle Orchidee Spontanee

Solo il fiore che lasci sulla pianta è tuo. (Aldo Capitini)
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 Oggetto del messaggio: Barlie piacentine
MessaggioInviato: 1 gennaio 2015, 13:22 
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Iscritto il: 29 giugno 2011, 21:58
Messaggi: 112
Nome: Luciano
Cognome: Bongiorni
Località: Rezzanello (PC)
Ciao,
Ieri mattina, stanco di stare in casa, ho deciso di andare a cercare un po’ di rosette basali. Certo la temperatura non era proprio quella ideale. Sulla strada lungo il fiume Trebbia la macchina segnava tra i -9 e i -10. Arrivato all’altezza del paese di Travo, mi sono inoltrato lungo una stradina in leggera salita, poco frequentata. Dopo circa un paio di chilometri, ad un’altitudine di 350 m., sulla mia destra ho scorto alcune piante di Barlia in piena fioritura, mi sono fermato immediatamente e lungo la scarpata ho visto uno spettacolo incredibile, si tratta sicuramente della stazione più abbondante mai trovata in provincia di Piacenza. Facendo la conta tra piante in fiore e plantule con un certo grado di accrescimento, sono arrivato a più di 300. Purtroppo le piante in fiore erano quasi tutte piegate da un lato, dovuto al freddo. Terrò sotto controllo la situazione, ma mi sa che siano destinate a fare una brutta fine. Confermo quanto avevo già detto la primavera scorsa, anche questa stazione è posizionata in versante Sud, ma a pochissimi metri la scarpata gira decisamente a Nord, nel classico posto dove arrivano tutte le correnti anche molto fredde. Nelle immediate vicinanze ci sono almeno una decina di posti più riparati, ma li non c’è una pianta. Nella stazione sono presenti anche un discreto numero di rosette di Anacamtis pyramidalis.
Tantissimi auguri a tutti Luciano


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 Oggetto del messaggio: Re: Barlie piacentine
MessaggioInviato: 10 febbraio 2015, 12:38 
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Iscritto il: 29 maggio 2011, 16:05
Messaggi: 1646
Nome: Luca
Cognome: Oddone
Località: Mongardino (AT)
Caro Luciano,
leggo solo ora questo tuo post: ho intenzione a breve di riprendere in mano l'articolo di aggiornamento della distribuzione in Piemonte, inserendo un accenno anche alla distribuzione nel nord-centro Italia. Per il Piemonte in particolare spero che la primavera ci fornisca ulteriori scoperte, ho già una lista di posti da andare a controllare! Anche qui in Astigiano comunque, le temperature miti che si sono registrate fino a Natale-Capodanno, hanno consentito di trovare le prime Barlia e Ophrys già in fiore ad inizio-metà gennaio, cosa che in Astigiano penso non sia mai successa! In genere gli altri anni iniziavano a fiorire a metà -fine marzo. Ora con la neve e soprattutto con il gelo, la maggior parte delle Ophrys è stata bruciata dal freddo, mentre le Barlia, forse più resistenti, qui sembrano resistere abbastanza bene! Ad ogni modo, anche qui le nuove stazioni trovate sono spesso su versanti esposti a sud, talvolta ma non sempre, al limitare dello scollinamento... in pratica le zone dove possono prendere più sole. Spero per il secondo numero del GIROS Orch. Sp. Eur.(Orchidee Spontanee d'Europa) di completare il lavoro... se riusciamo a inizio marzo organizzeremo un incontro di sezione per confrontarci anche su questo tema.

_________________
:ciaoo:
Luca

«Nomina si nescis, perit et cognito rerum» - Se si ignora il nome delle cose, se ne perde anche la conoscenza. C. Linnaeus, Philosophia botanica (1751)

«I was much struck how entirely vague and arbitrary is the distinction between species and varieties. Charles Darwin, On the Origin of Species (1859)

«This disagreement regarding bee orchid diversity represents a particularly extreme example of a phenomenon that frequently afflicts taxonomy - a dichotomy between researchers who divide natural variation into as many units as possible (splitters) and others who aggregate those subtly different units into entities that they consider to be either more easily recognised or more biologically meaningful (lumpers)» - R.M. Bateman

«Un fiore, anche il più insignificante, è la mirabile risultanza di un collaudato progetto genomico, di precisi equilibri ecologici, dell'azione congiunta del sole, del terreno, della pioggia e della rugiada, del vento e degli insetti impollinatori. Quale unica specie consapevole della complessità di questi processi e della preziosità del risultante dono, è nostro dovere promuoverne la conoscenza e prodigarci per la sua protezione» - G. Sciarretta


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Nomenclatura GIROS - Biodiversity Heritage Library - IPNI, International Plant Names Index - Kew Gardens Checklist



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