G.I.R.O.S. - Gruppo Italiano per la Ricerca sulle Orchidee Spontanee

Anacamptis palustris (Jacq.) R.M.Bateman, Pridgeon & M.W.Chase 1997

Pianta estremamente rara in tutta Italia. Le stazioni naturali si contano a mala pena sulle dita di due mani. Minacciata per la progressiva scomparsa del suo habitat (luoghi umidi e paludosi, salmastri o di acqua dolce), la Anacamptis palustris è inclusa nel Libro Rosso delle Piante d'Italia come vulnerabile (VU). E' impollinata da imenotteri del genere Bombus, che per pochi secondi ho avuto la fortuna di vedere all'opera, senza però avere il tempo di fotografarlo. Si distingue dalla vicina A. laxiflora per il colore talvolta più chiaro dei fiori, per il labello piano o leggermente deflesso, con trilobatura negli esemplari italiani ben evidente, e per il lobo mediano leggermente più lungo dei laterali, talvolta bifido. Sperone orizzontale o ascendente, in rari casi arcuato discendente. Le seguenti foto sono di piante frutto di una coltivazione per progetto di conservazione ex situ, con buona probabilità le uniche piante di questa specie presenti in Piemonte! Un ringraziamento speciale al socio Enrico Ercole per avermi concesso di ammirarle in tutta la loro bellezza!

Torino, 30 maggio 2012

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Luca

«Nomina si nescis, perit et cognito rerum» - Se si ignora il nome delle cose, se ne perde anche la conoscenza. C. Linnaeus, Philosophia botanica (1751)

«I was much struck how entirely vague and arbitrary is the distinction between species and varieties. Charles Darwin, On the Origin of Species (1859)

«This disagreement regarding bee orchid diversity represents a particularly extreme example of a phenomenon that frequently afflicts taxonomy - a dichotomy between researchers who divide natural variation into as many units as possible (splitters) and others who aggregate those subtly different units into entities that they consider to be either more easily recognised or more biologically meaningful (lumpers)» - R.M. Bateman

«Un fiore, anche il più insignificante, è la mirabile risultanza di un collaudato progetto genomico, di precisi equilibri ecologici, dell'azione congiunta del sole, del terreno, della pioggia e della rugiada, del vento e degli insetti impollinatori. Quale unica specie consapevole della complessità di questi processi e della preziosità del risultante dono, è nostro dovere promuoverne la conoscenza e prodigarci per la sua protezione» - G. Sciarretta



Nomenclatura GIROS - Biodiversity Heritage Library - IPNI, International Plant Names Index - Kew Gardens Checklist

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Specie bellissima... la mia prima passione!
La prima che ho riprodotto in vitro!!!

Ciao,
Sara

Conosco bene la stazione del Bagnaccio!!
Me la indicò alcuni anni fa un mio caro amico e conterraneo, con il quale siamo cresciuti insieme, Pierluigi Pacetti che di certo conoscerai!

allora sei viterbese anche te!
Purtroppo la popolazione del Bagnaccio ha subito un drastico declino qualche anno fa a causa di lavori che ha effettuato il comune intorno al pozzo termale... che era esploso!
Sono rimaste poche piante superstiti, qualche decina forse. Speriamo bene!
Ciao,
Sara

specie rarissima in italia l'unico posto dove non sembra essere in regresso è una località nei pressi di ravenna,le fioriture sono ancora vigorose ma sopratutto molto numerose.molte sono anche le ibridazioni con la a.laxiflora e con la a.coriophora ssp.fragrans.
tale località risulta interdetta dalla seconda domenica di maggio previo permesso rilasciato solo per motivi di studio.
cordiali saluti a tutti franco candi.

Sono nato a Viterbo e vissuto ad Orvieto, ma ho studiato diversi anni alla Tuscia....ed ho dato l'esame di Botanica Sistematica con la Prof. Scoppola!!

Bellissima specie! Spero che oltre alla riproduzione in vitro ci sia anche una reale protezione del sito in cui cresce: a nulla serve reintrodurre se prima non proteggiamo gli habitat