Serapias orientalis
(Greuter) Baumann & Künkele 1989
subsp. apulica
Baumann & Künkele 1989¹
subsp. siciliensis
Bartolo & Pulv. 1993²
Sin.:
S.
apulica
(Baumann & Künkele) P. Delforge; S. orientalis var.
siciliensis (Bartolo & Pulv.) P. Delforge
(Serapide di
Puglia; Serapide di Sicilia)
2n = 36
Etimologia:
riferita alla loro diffusione, mediterranea orientale per la specie,
in Puglia e Sicilia per le 2 sottospecie.
Distribuzione:
l'areale della sottospecie tipo è centrato su Creta e Peloponneso, le
due sottospecie italiane sono endemismi della costa pugliese,
soprattutto quella adriatica (subsp. apulica), e della Sicilia
sud-orientale (subsp. siciliensis).
Habitat:
radure, oliveti, incolti, garighe, in piena luce fino a 500 m di
quota.
Fioritura:
III-IV.
Caratteri essenziali
S. orientalis
comprende entità poliformi che si distinguono da S. vomeracea
per la statura piò bassa (h.max 30 cm), le brattee subeguali al casco,
l'infiorescenza breve e pauciflora, l'epichilo più largo, la fioritura
più precoce. In particolare la subsp. apulica ha brattee ancora
più larghe (fino a 25 mm) e sepali più lunghi (fino a 34 mm).
Rispetto ad
apulica la subsp. siciliensis ha infiorescenza più densa,
tepali un po' più brevi e stretti, labello con toni più chiari,
ipochilo più stretto ed epichilo più largo e breve.
Osservazioni
La subsp.
apulica, pur ricordando per alcuni versi anche S. neglecta
e S. cordigera, è piuttosto ben definita nel suo ristretto
areale, tanto che viene anche riconosciuta come specie autonoma;
mentre la subsp. siciliensis è più controversa, anche come
endemita, non mancando nel Sud Italia popolazioni simili, ma a
fioritura un po' più tardiva e/o di aspetto più slanciato,
inquadrabili con difficoltà se non come varianti di S. orientalis.
La subsp.
apulica è iscritta nel Libro Rosso delle Piante d’Italia come
vulnerabile.
Aggiornamento: febbraio 2010
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