Orchis (Linneo)
L'etimologia del genere deriva dal greco
"testicolo", per la forma dei tuberi. Queste piante, già così
denominate da Teofrasto e Dioscoride, furono studiate per primo dal
Tournefort alla fine del secolo XVII.
Inquadramento: il genere
Orchis occupa una posizione centrale tra le Orchidaceae
euromediterranee. Nonostante l'alto numero di entità che comprende, si tratta di un
genere che non pone eccessivi problemi dal punto di vista della
tassonomia (con alcune eccezioni). La varietà e la specificità degli
insetti impollinatori e dei meccanismi d'impollinazione spiegano in
parte la stabilità abbastanza marcata dei vari gruppi ed il loro
isolamento, confermato dalla scarsità d'ibridi interspecifici, che ad
una prima impressione potrebbe apparire strana, dato l'elevato numero
di specie diverse che vivono negli stessi ambienti.
Distribuzione: in Europa vivono
più di una trentina di specie, ad areale prevalentemente
euromediterraneo; di queste in Italia se ne contano sicuramente più di
venti (numero, come sempre, che varia secondo le vedute dei vari
autori...).
Caratteri distintivi del genere:
-
due tuberi testicoliformi raramente tre
o più;
-
fusto generalmente robusto;
-
foglie ben sviluppate, basali e/o
cauline;
-
brattee membranacee;
-
infiorescenza multiflora;
-
ginostemio eretto, masse polliniche a
clava con caudicola corta ed una sola borsicola che ricopre
interamente i retinacoli;
-
sperone cilindrico di diametro superiore
a 1 mm;
-
ovario corto e glabro, sessile e
contorto.
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