Ophrys tarquinia
P. Delforge 2000
Ophrys ausonia
Devillers,
Devillers-Tersch. & P. Delforge 2004
Etimologia:
della “terra dei Tarquini” e della "terra degli Ausoni",
rispettivamente stirpe etrusca che regnò su Roma e antica popolazione
del Basso Lazio.
Distribuzione:
endemismi dell'Italia peninsulare (subtirrenici); tarquinia
diffusa soprattutto nella Bassa Toscana (LI, GR, SI) e Alto Lazio
(VT), ma segnalata anche in Puglia (Gargano, FG); ausonia più
circoscritta tra Basso Lazio (LT, RM, FR) e Abruzzo (AQ).
Habitat:
tarquinia in prati, bordi di strade, radure boschive,
cespuglieti, luoghi freschi e anche umidi fino a 800 m (550 in
Toscana); ausonia molto più legata alle pendici montane
calcaree aride e soleggiate, tra 600 e 1200 m di quota.
Fioritura:
tarq.: (III) IV; aus.: IV-V.
Caratteri
essenziali
Pianta: tarq. robusta,
aus. più esile, alte fino a 50 cm.
Infiorescenza lassa, fiori
piuttosto grandi in tarq., in aus.
piccoli.
Perianzio come aranifera
ma: tarq. sepali verdi-giallastri, aus.
verdi-biancastri; petali più scuri ai bordi che al centro
(soprattutto tarq.).
Labello come aranifera,
con bordi rialzati in aus. e più chiari in tarq.
(concolori ai bordi dei petali).
Macula di solito in tarq.
più grande e complessa.
Osservazioni
Impollinata da Andrena
tibialis, tarquinia è da alcuni considerata più vicina a
exaltata che ad aranifera, ma le somiglianze morfologiche
con quest'ultima sono indubbie (vedi le osservazioni nella scheda di
classica).
Ancora più stretto il legame
della serie aranifera con le popolazioni di ausonia
(forse da intendere come ecotipi di classica legati ad ambienti
montani piuttosto localizzati?); popolazioni già ricomprese in O.
tommasinii Vis., che invece sarebbe entità limitata a Istria e
Quarnaro, più affine a incubacea.
Aggiornamento: marzo 2013
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