Ophrys sphegodes
subsp. grassoana
Cristaudo, Galesi, R. Lorenz & Zelesny
2010,
J. Eur. Orch.
42(1): 181-200.
Etimologia:
in onore della botanica Maria Pia Grasso, per i suoi studi sulla flora
enea e su questo taxon in particolare.
Distribuzione:
endemismo etneo, presente soprattutto sul versante settentrionale del
vulcano (ma anche sui versanti O e S, CT).
Habitat:
incolti su antiche colate laviche, da 800 a 1200 m di quota.
Fioritura:
(III) IV.
Caratteri
essenziali e
distintivi
rispetto al tipo:
piante slanciate (alte fino 40
cm), con fiori grandi; sepali e tepali sempre verdi;
labello intero (a volte subtrilobo), espanso arrotondato o fortemente
convesso lateralmente, bruno-nerastro, in genere senza gibbe;
macula grande con disegni spesso complessi; pseudo-occhi
voluminosi nerastri soffusi di verde, campo basale piccolo e
scuro.
Osservazioni
Mostra una certa affinità con
altri taxa della sezione Araniferae presenti in Sicilia1,
in particolare Ophrys exaltata subsp. exaltata, da cui
differisce per l’altezza inferiore, il labello subrotondo e i sepali
verdi, e O. passionis subsp. garganica, rispetto a cui
possiede petali più stretti, macula più articolata e pseudo-occhi
soffusi di verde.
Aggiornamento: febbraio 2015
1Cristaudo
A., Galesi R., Lorenz R. & Zelesny H., 2010: Ein Beitrag über die
Ophrys sphegodes-Population am Ätna und zwei neue Bastarde del
Gattung Ophrys in Sizilien..
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J. Eur. Orch., 42 (1): 181-200.
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