Ophrys sphegodes
Mill. 1768,
Gard.
Dict. ed.8, n.8.
Sin.:
O. aranifera Huds. 1778
(Ofride
verde, Fior ragno)
Etimologia:
dal gr. "simile a vespa", riferita all'aspetto del labello.
Distribuzione:
euromediterranea-atlantica, diffusa in Europa dall'Inghilterra ai
paesi mediterranei, dove si confonde con taxa vicini ad areale più
circoscritto; in Italia il tipo sembra limitato alle regioni del Nord
(Piemonte, Lombardia, Triveneto).
Habitat:
prati aridi, macchie, incolti, boscaglie, di preferenza su suoli
calcarei, fino a 750-800 m di altitudine.
Fioritura:
(III) IV (V).
Descrizione:
abbiamo cercato di evidenziare i
caratteri comuni del tipo con gli altri 12 taxa italiani del gruppo,
qui considerati a rango di sottospecie. Pur nella loro variabilità, la
descrizione che segue è basata sulle popolazioni del Nord Italia, che
fra tutte sono quelle più vicine al tipo sphegodes (o
"aranifera" s.str., vedi scheda intr. alla subsect. Sphegodes),
così da evidenziare poi più facilmente nelle singole schede i
caratteri distintivi propri di ognuno di essi:
piante robuste e slanciate, alte
fino a 50 cm, con infiorescenza in genere lassa con 2-6 o più fiori di
medie dimensioni, che si decolorano rapidamente dopo l’antesi,
impollinati soprattutto da api del genere Andrena;
sepali di colore verde con
frequenti toni olivastri o giallastri, ovali-lanceolati; petali lunghi
almeno la metà dei sepali, di analoghe tonalità di verde ma spesso più
scuri e dotati di un sottile bordo rossastro, di forma
oblunga-lanceolata, ± marcatamente ondulati, a bordi paralleli ed
estremità tronca;
labello intero o subintero, ovale
o tondeggiante, convesso, con gibbosità piccole o assenti, di colore
bruno-rossiccio, pelosità submarginale e bordo glabro più chiaro o
giallastro; macula da bruno-rossastra a grigio-bluastra, di solito con
tipico disegno a forma di H, spesso semplice e contornata da una
sottile linea più chiara; campo basale bruno-rossastro più chiaro del
labello; apicolo assente o di dimensioni ridotte e situato in una
piccola incisione del bordo labellare;
cavità stigmatica arrotondata,
più chiara al centro; campo basale più chiaro del centro del labello;
pseudo-occhi grigio-verdastri; ginostemio a rostro ± corto, formante
un angolo acuto col labello.
Osservazioni
Negli ultimi
decenni una gran quantità di taxa sono stati creati soprattutto in
riferimento alle popolazioni mediterranee, che sono quelle a più alta
variabilità anche al loro interno: si capisce come il loro
riconoscimento sia difficile e la sistemazione tassonomica complicata.
In questa sede distinguiamo:
- la sottospecie classica,
comprendente gran parte delle popolazioni del Centro-Sud italiano,
prima comprese sub O. sphegodes;
- 3 entità occidentali segnalate
in poche stazioni in Italia (litigiosa e massiliensis in
Liguria, riojana in alcune regioni centrali);
- altre 8 entità descritte in
Italia, considerate sempre a rango sottospecifico: maritima,
argentaria, ausonia (regioni tirreniche); tarquinia,
minipassionis (Centro e Gargano); grassoana,
panormitana (Sicilia), praecox (Sardegna).
Aggiornamento: febbraio 2015
¹ Soca R., 2003:
Ophrys adrachnites,
Ophrys sphegodes et Ophys aranifera. — Le Monde des Plantes 480: 23-26.
http://www.youscribe.com/catalogue/tous/savoirs/science-de-la-nature/ophrys-adrachnites-ophrys-sphegodes-et-ophrys-aranifera-1909583
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