Orchids of Italy

 

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Italian Group for the Research on
Wild Orchids

     

 
 
 

Orchidoideae

Orchidinae

Genus:

Ophrys

Subg.: Fuciflorae

(ex Euophrys)

 

Sectio:

9. Scolopax

 

Taxon:

9.1.1 O. scolopax

subsp. vetula

 

Ophrys scolopax subsp. vetula (Risso) Kreutz 2004,

Kompend. Eur. Orchid.: 114.


 

Bas.: Ophrys vetula Risso 1844, Fl. Nice: 464.

Sin.: O. scolopax var. atropos Barla 1868; O. atropos (Barla) B.D. Jackson 1894

(Ofride canuta)

 

Etimologia: dal lat. "vecchietta", riferito forse al periodo tardivo della fioritura o alla macula che a volte si presenta "canuta" (ornata di larghe linee bianche).

 

Distribuzione: endemismo ligure-provenzale.

 

Habitat: gariga, incolti, uliveti, in piena luce o in leggera ombra, su terreni calcarei, dal livello del mare ad oltre 1000 m di altitudine, più frequente a basse quote.

 

Fioritura: (III) IV-V (VI).

 

Descrizione:

pianta assai robusta e compatta, di solito non più alta di 40 cm. Infiorescenza mediamente lassa portante fino a 10 fiori medio-piccoli. Sepali rosei ovato-lanceolati, con nervatura mediana verde; petali rosati o rossi, triangolari allungati, pubescenti, talvolta più lunghi della metà dei sepali. Labello globoso, all’apparenza poco più lungo che largo, decisamente scolopaciforme, nettamente convesso più trasversalmente che longitudinalmente, di colore brunastro scuro, a bordi rivolti all’indietro. Pelosità submarginale rasa, densa e chiara. Macula glabra, solitamente piuttosto semplice, grigio-violacea, delimitata da una banda bianco-giallastra, che molto di frequente con le sue ramificazioni circoscrive tre ocelli scuri (il mediano al centro del labello, i laterali poco più in alto e vicini al campo basale). Gibbosità importanti, ricoperte da lunghi peli all’esterno, glabre, verdi e brune all’interno. Appendice piuttosto grande, tridentata, giallo-verdina, di solito rivolta in avanti. Campo basale dello stesso colore del labello o poco più chiaro, ben marcato da una linea perimetrale chiara. Cavità stigmatica bruno-verdastra, delimitata in basso da una linea scura. Pseudo-occhi verdastri piuttosto scuri, punti staminodiali presenti. Ginostemio a becco assai corto, formante angolo ottuso col labello.

 

Osservazioni

O. scolopax subsp. vetula, rara in Francia, nella zona di Ventimiglia e in aree adiacenti è presente in popolamenti puri e con numerosi esemplari, ai quali si riferisce la descrizione completa di cui sopra.

A questo taxon vanno riferite le passate segnalazioni di O. scolopax per la Liguria occidentale; via via che ci si sposta verso est si manifesta l’influenza di O. holosericea subsp. appennina, con comparsa di esemplari tipici e popolamenti intermedi: soprattutto nella zona di Diano e nel savonese (versante ligure) l’influsso di appennina si fa ancor più deciso. Il ritorno in auge di questo antico binomio coniato da Risso e la descrizione della nuova O. appennina hanno portato a un chiarimento con una revisione nomenclaturale. Il magma che si nascondeva sotto l’epiteto di O. holosericea subsp. linearis (sin. O. pseudoscolopax), almeno per la Liguria occidentale, è da riassegnare alle O. vetula, a O. appennina, nonché a una consistente popolazione ibridogena intermedia tra le due.

In un recente lavoro sulle O. holosericea di Francia e Italia (Demange 20111), si segnala la presenza di linearis nel basso Piemonte e probabilmente in altre zone vicine; popolamenti analoghi a quelli indicati da Demange sono presenti anche sul versante padano della provincia di Savona e sono presumibilmente di origine ibridogena tra appennina e dinarica, poiché presentano caratteri intermedi tra le due.


 

1 Demange M., 2011: Contribution à la connaissance du complexe d’Ophrys fuciflora (F. W. Schmidt) Moench en France et en Italie. Orchidophile 188: 5-17; 190: 213-223; 191: 289-299.


 

Aggiornamento: marzo 2015