Ophrys
panattensis Scrugli,
Cogoni & Pessei 1992
(pro hybr.),
Orchidee (Hamburg) 43(5): 225.
(Ofride di
Panatta)
Etimologia:
dal nome del locus classicus, Panatta presso Orosei (NU, Sardegna
orientale).
Distribuzione:
endemismo sardo, presente con certezza solo sui rilievi calcarei del
Nuorese (per possibili altre presenze vedi Osservazioni).
Habitat:
macchie, garighe, bordi strada e leccete rade, su terreno calcareo,
fino a 800 m di quota.
Fioritura:
(III) IV (V).
Caratteri
essenziali e
distintivi
rispetto a O.
lunulata:
fiori di taglia media-grande,
petali più larghi e brevi (oblunghi lanceolati, lunghi circa la
metà dei sepali), talvolta con margini ondulati e ciliati. Labello
più allargato e di forma più variabile, a volte subintero e poco
convesso; margine glabro molto ristretto;
macula di solito nella parte
basale, ancora più semplice e ridotta (spesso limitata a due piccole
bande allungate, a volte unite ad H), grigio-plumbea, spesso con
marginatura più chiara; cavità stigmatica più larga; ginostemio
formante un angolo col labello leggermente ottuso.
Osservazioni
Inizialmente descritta come
ibrido O. morisii (O. exaltata subsp. morisii) ×
O. scolopax s.l., in seguito riconosciuta come “buona”
specie, anche per l'osservazione e identificazione dell'imenottero
impollinatore Osmia rufa. La variabilità della forma del
labello la può far scambiare con uno dei taxa sintopici suddetti: il
riconoscimento può essere facilitato dall'osservazione dei petali, di
forma più costante. Le antiche segnalazioni di O. lunulata in
altre località sarde potrebbero riferirsi a O. panattensis, ma
finora non sono state confermate.
Aggiornamento: marzo 2015 |