Ophrys oestrifera
M. Bieb. 1808,
Fl.
Taur.-Caucas. 2:369.
(Ofride
dei tafani)
Etimologia:
dal lat. oestrus (tafano): "che porta
tafani".
Distribuzione:
specie guida di un gruppo di numerose entità orientali (dai Balcani
alla Grecia all’Anatolia e Vicino Oriente), tutte caratterizzate dai
lobi laterali del labello molto allungati.
Osservazioni:
I due endemismi garganici di Ophrys oestrifera.
L’elevata affinità floristica
della Puglia con le regioni transadriatiche deve essere probabilmente
ricondotta, per una parte preponderante, alle variazioni del livello
marino avvenute durante l’ultima glaciazione attraverso la dorsale
attuale Gargano-Tremiti-Pelagosa, Montenegro. La presenza di entità
del gruppo di O. oestrifera in Italia, potrebbe pertanto essere
attribuibile da un lato all’accidentale introduzione causata ad
esempio dal vento, ma più probabilmente la sua presenza deve essere
associata al massiccio contingente di piante orientali che
caratterizza la Puglia, correlato ad una “migrazione” avvenuta durante
le ultime glaciazioni. L’isolamento geografico, associato all’elevata
plasticità che caratterizza il genere Ophrys ha
progressivamente condotto le piante pugliesi a fenomeni introgressivi
e speciativi. Pertanto O. oestrifera subsp. montis-gargani
mostra fortissime affinità con le sottospecie orientali di O.
oestrifera, come O. oestrifera subsp. oestrifera e
O. oestrifera subsp. rhodostephane, ma si differenzia da
queste per caratteristiche deboli ma costanti, tali da giustificarne
la distinzione tassonomica: il colore dei sepali è molto variabile
(rosa, bianco, verde o magenta), mentre in rhodostephane è
sempre rosa intenso; inoltre i sepali in rhodostephane si
presentano assai più lunghi in rapporto alle dimensioni del labello.
Il campo basale di montis-gargani appare di colore rosso
aranciato vivo, con cavità stigmatica più chiara; nella subsp.
oestrifera il campo basale è bruno o rosso scuro, concolore con la
cavità stigmatica. Inoltre in rhodostephane le gibbosità
laterali risultano più lunghe ed affusolate, mentre in
montis-gargani sono, al confronto, più tozze. In montis-gargani
le gibbosità risultano glabre nella porzione prossimale, mentre nella
subsp. oestrifera sono interamente pelose e in rhodostephane
possono essere glabre o pelose.
O. oestrifera subsp.
mattinatae si discosta nettamente dalle precedenti per la presenza
di gibbosità laterali molto più corte e tozze. Mostra diverse affinità
con montis-gargani, ma ne differisce nettamente per la
lunghezza e la forma delle gibbosità basali, che sono più corte e
tozze, e per la forma non ampulliforme del labello. Inoltre
mattinatae non è simpatrica con montis-gargani e si
rinviene sempre in habitat del tutto differente, costituito da radure
e margini della lecceta, mentre montis-gargani è tipica delle
radure delle pinete costiere a pino d’Aleppo. Infine mattinatae
fiorisce circa venti giorni dopo la fine della fioritura di
montis-gargani.
Aggiornamento: marzo 2015
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