Ophrys mirabilis
Geniez & Melki 1991,
Orchidophile 98: 164.
Sin.: O.
hayekii (H. Fleischm. ex Soó)
1927; O. omegaifera subsp. hayekii (H. Fleischm. ex Soó)
Kreutz 2004
(Ofride
mirabile)
Etimologia:
dal lat. "da ammirare" per la bellezza del fiore.
Distribuzione:
subendemica siciliana, è stata segnalata anche in Tunisia e
recentemente in Algeria (Hadji & Rebbas 20141);
rara e molto localizzata nelle province sudorientali, centrali e
nordoccidentali dell'isola.
Habitat:
terreni calcarei scoscesi e freschi, da 300 a 800 m di quota.
Fioritura:
IV-V.
Caratteri
essenziali e
distintivi:
pianta slanciata ed esile, alta
12-22 cm. Infiorescenza: fino a 4 (6) fiori di taglia media; sepali
verdi-giallastri, petali ondulati, più scuri o concolori con bordo
bruno.
Labello: ± orizzontale, privo
di solco basale,disteso ma un po' ripiegato in basso ai
bordi, con pelosità scura che si decolora alla sommità, senza solco
mediano (sostituito da una leggera carenatura); lobo mediano
arrotondato, lobi laterali piccoli e ben divaricati.
Macula ± lucida, di colore
variabile ma contornata da una fascia blu più chiara nella porzione
distale a forma di
ω
(omega) fino
all’insenatura dei lobi laterali.
Cavità stigmatica più larga che
alta.
Osservazioni
Taxon che sembra isolato e di
incerta collocazione all'interno delle Pseudophrys, ma comunque vicino
alle entità caratterizzate dalla base labellare piana o quasi (e
quindi non riconducibili a fusca e assenti in Italia), come
l'altrettanto isolata O. atlantica e le Omegaiferae (nelle quali è più
evidente la presenza del bordo a omega intorno alla macula).
Quest'ultimo carattere si nota comunque anche in O. mirabilis: è uno
dei caratteri che la rendono ben riconoscibile, insieme al rilievo
longitudinale al centro del labello. Il suo locus classicus è presso
Monte Formaggio (CL), poi è stata segnalata in diverse aree della
Sicilia (EN, PA, RG, SR).
Aggiornamento: febbraio 2015
1
Hadji K. & Rebbas K., 2014: Rédecouverte d'Ophrys mirabilis, d'Ophrys
funerea et d'Ophrys pallida à Jijel (Algérie). – J. Eur. Orch. 46(1):
67-78.