Ophrys incubacea
Bianca 1842,
Giorn. Cab. Lett. Accad. Gioenia 7: 58-61 (1841).
Sin.:
Arachnites incubacea Bianca ex Tod. 1842;
O.
atrata Lindl. 1827 (nom. illeg.)
(Ofride
scura)
Etimologia:
dal basso lat. incubus (associato al buio notturno), in
riferimento al labello molto scuro.
Distribuzione:
steno-mediterranea, dal Portogallo all'Albania; in Italia è diffusa
nelle isole, al Sud e lungo la penisola soprattutto nelle aree
tirreniche-liguri (al Nord solo con la var. septentrionalis,
vedi Osservazioni).
Habitat:
da piena luce a mezz’ombra, su terreni calcarei, prati aridi, boschi
chiari, garighe, fino a 1200 m di quota.
Fioritura:
III-IV (V).
Descrizione:
piante robuste e slanciate (alte
fino 50 cm), fusto flessuoso, infiorescenza lassa con 3-8 fiori
medio-grandi. Tepali ovati-lanceolati: sepali verdi,
petali grandi, a estremità tronche, con toni verdi più scuri dei
sepali e più intensi sui bordi ondulati, marrone-verdastri o
bruno-rossastri. Labello intero, ovoide-orbicolare, diretto in avanti,
da bruno scuro a nerastro con i bordi ribattuti e pelosità
marginale importante, munito di gibbosità ben evidenti, glabre
all’interno e pelose all’esterno; campo basale concolore al
labello; macula formata spesso da due bande parallele allungate, di
color bluastro o grigio brillante, con ramificazioni che arrivano
intorno alla cavità stigmatica, raramente bordata di biancastro;
appendice ridottissima inserita in una scanalatura piccola ma netta.
Cavità stigmatica molto stretta alla base, con fondo ornato da una
macchia bianca, parete esterna bianca, molto contrastata; pseudo-occhi
piccoli, spesso neri, bordati esteriormente di blu o bianco; logge
polliniche spesso di color rossiccio, rostro del ginostemio corto e
acuto.
Osservazioni
Specie di riferimento per alcuni
taxa - due sue sottospecie e O. sipontensis - piuttosto vicini
alle serie sphegodes e passionis, con fiori piuttosto
grandi e colori intensi, e lunghi petali dai bordi ondulati e tendenti
ad allargarsi; anche in esse comunque affiorano caratteri che
richiamano altri gruppi, a causa della solita variabilità e facilità
di scambi genetici (vedi osservazioni a proposito di sphegodes).
Impollinatore è l'apide
Andrena morio. Non sono frequenti gli individui col
perianzio colorato (sepali bianco rosati e petali rosa): la relativa
variante è stata descritta per la prima volta nel Parco del Cilento
(SA) come O. incubacea var. dianensis
Perazza & Doro 2003. Invece O. incubacea var.
septentrionalis Perazza & Lorenz 2013, descritta per le
regioni del Nord-Est d’Italia (Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia
Giulia), si differenzia per la colorazione del labello più chiara
(bruno-rossastra scura anziché nera), per la cavità stigmatica meno
contrastata e macchia interna trasversale meno evidente e per gli
pseudo-occhi verde-bluastri anziché neri.
Aggiornamento: marzo 2015
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The flower.
80 kilobytes.
Photo by Paolo Grünanger, GIROS. |
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