Ophrys fusca
subsp. obaesa
(Lojac.) E.G. Camus & A. Camus 1928,
Iconogr. Orchid. Eur., Text (1): 293.
Bas.: Ophrys
obaesa Lojac. 1909,
Fl. Sicul.
3: 46 (1908).-(F(Ofride
l
Sin.:
O.
×ficuzzana
H. Baumann & Künkele
1986 (pro hybr.);
O. caerulea Geniez &
Melki 1991
(Ofride obesa)
V(Ofride
obesa)
YCFF83QJ
Etimologia:
dal latino "obesa”, per la forma rigonfia del labello.
Distribuzione:
endemica della Sicilia.
Habitat:
formazioni erbacee con abbondanti emicriptofite, su suoli calcarei, da
400 a 1200 m.
Fioritura:
(III) IV (V).
Caratteri
essenziali e
distintivi rispetto al tipo:
pianta gracile e bassa, con
fiori medi, molto scuri; labello più largo che lungo,
convesso e leggerm. ginocchiato, con mammosità basali evidenti e
solco profondo; macula corta, di colore blu-metallico;
camera stigmatica ampia e ben
visibile; retro del labello verde-biancastro, spesso soffuso di
porpora al centro.
Osservazioni
Impollinata da Andrena flavipes,
è diffusa ma non frequente in tutta la Sicilia occidentale e
sud-orientale. Nel Palermitano le popolazioni di obaesa e
calocaerina sono spesso simpatriche, e anche altrove nell'isola
può vivere con altri taxa del gruppo fusca, con
conseguente difficile riconoscimento e probabile produzione di ibridi.
Da tener presente soprattutto la forma del labello e la taglia
ridotta; il labello presenta un andamento sinuoso in senso
longitudinale, con la parte mediale leggermente avvallata rispetto
alla zona basale e a quella distale. Presenta affinità con altri taxa
del gruppo fusca come le subspp. lucana e marmorata;
Delforge ipotizza anche una parentela con O. pallida e
soprattutto con O. sulcata Devillers-Tersch.
& Devillers, entità submediterranea occidentale dubbia e
probabilmente assente in Italia.
Aggiornamento: febbraio 2015
|